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domenica 8 febbraio 2015

LA SCiENZA DEL CONDIZIONAMENTO. Come esattamente le "convinzioni" installate a partire dall'infanzia vengono mantenute (e rinforzate...) dall'esterno.

PRIMA DI TUTTO BISOGNA COMPRENDERE CHE IL SONNO NEL QUALE VIVE L'UOMO NON È UN SONNO NORMALE, MA IPNOTICO.
L'UOMO È IPNOTIZZATO.
E QUESTO STATO IPNOTICO È CONTINUAMENTE MANTENUTO E RINFORZATO IN LUI.
(G. I. Gurdgjieff)

 

Il corpo fisico e la "personalità" sono influenzati dalle "convinzioni" (culturali, sociali, familiari) che sono "installate" a partire dall'infanzia e poi costantemente "riverberate".

I cani di Pavlov sono stati condizionati associando due cose costanteMente: quando veniva servito il pasto, veniva suonato un campanello.

L'Associazione è andata avanti al punto che i cani erano convinti che fosse l'ora del pasto al suono della campanella.

IVAN PAVLOV E IL RIFLESSO CONDIZIONATO (il trigger point, o grilletto)


Ivan Petrovič Pavlov (1849 – 1936) è stato un fisiologo, medico ed etologo russo, il cui nome è legato alla scoperta del riflesso condizionato, da lui annunciata nel 1903, dimostrando che il sistema nervoso svolge un ruolo dominante nel processo digestivo (scoperta alla base della moderna fisiologia della digestione.
Nei suoi studi sulla regolazione delle ghiandole digesitive, Pavlov diede particolare attenzione al fenomeno della “secrezione psichica”: notò infatti che facendo vedere ad un animale del cibo, le ghiandole iniziavano il loro funzionamento, se lo stimolo visivo veniva tolto, esse cessavano la loro secrezione.

Le ricerche di Pavlov sulla fisiologia della digestione lo portarono a definire una vera e propria scienza sul riflesso condizionato, detto anche condizionamento classico, o pavloviano.
Il condizionamento classico si verifica quando uno stimolo neutro diventa un segnale per un evento che sta per verificarsi. Se viene a crearsi un'associazione tra i due eventi possiamo parlare di stimolo condizionato per il primo evento e stimolo incondizionato per il secondo.

L'esperimento più significativo in questo senso è quello che è passato alla storia come "Il cane di Pavlov".
In questo esperimento Pavlov fa precedere all'azione di dare del cibo a un cane il suono di un campanello; nella prima fase dell'esperimento Pavlov fa suonare il campanello e non rileva nessuna secrezione salivare nel cane, in seguito gli fornisce la carne e lo stimolo viene attivato.
Nella fase successiva il campanello viene fatto suonare mentre al cane viene dato il cibo.
Infine nella terza fase viene rilevato uno stimolo salivare già al solo suono del campanello: il cane associa al suono del campanello l'arrivo del cibo e ciò provoca in lui una secrezione salivare, l'acquolina in bocca, appunto.

Il campanello diventa quindi lo stimolo condizionato, di ciò che solitamente avveniva solo per stimolo diretto (incondizionato). Dopo molti esperimenti sui processi digestivi, Pavlov intuì come alcuni stimoli che non sono direttamente collegati al cibo, possano generare secrezioni salivari note comunemente come "acquolina in bocca"; poté quindi dimostrare che il cervello controlla i comportamenti non solo sociali, ma anche fisiologici.

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